Il progetto nasce dall'esigenza di ritrovare la mia identità e di utilizzare un linguaggio espressivo diverso da quello pittorico ma che riuscisse ad esprimere la ricerca artistica che mi rappresenta in questo momento, il vuoto appunto. Grazie ad un lavoro sulla memoria, sui ricordi, nella casa abbandonata, quella che una volta era l'abitazione dei nonni paterni, ho trovato un vuoto pieno di senso, colmata dal vuoto che le loro presenze hanno lasciato e non solo. Sono tornata dopo tanti anni in quel luogo, che conoscevo bene, per sentirmi travolta da sensazioni, emozioni che volevo catturare attraverso il mio punto di vista da adulta e non più da bambina. Mi sono seduta, ho chiuso gli occhi e ho ascoltato i suoni che la casa mi regalava.
Esprimere il vuoto in un contesto altrettanto vuoto è stata una sfida importante ma essenziale per il mio progetto artistico; attraverso una grande ricerca personale introspettiva e del luogo che mi ha vista crescere e con la visualizzazione dell'immagine, ho dato la sequenza necessaria che mi avrebbe portata al risultato voluto, dando un significato unico ad ogni fotografia. Il mio punto di vista, insieme all'equilibrio ricercato in ogni singola immagine hanno permesso, al senso che volevo fosse percepito, di emergere.
Spazio e vuoto giocano contemporaneamente senza mai toccarsi, in una dimensione senza tempo.
Lo stile adottato è quello che richiama la semplicità di Luigi Ghirri, il fascino della libertà, dello sguardo personale senza condizionamenti. Ho cercato il giusto e corretto rapporto tra spazio e tempo, attraverso la mia sensibilità, nello spazio occupato dai pochissimi oggetti rinvenuti nella casa. Attraverso un nuovo processo mentale, iniziato con la pittura lo scorso anno, ho visto negli oggetti, nel vuoto e nello spazio una realtà diversa, la mia. Con delle inquadrature naturali, ho immaginato di dare un significato a questo vuoto, comunicando con l’immagine tutto quello che volevo trasmettere.
Bibliografia: Luigi Ghirri:Lezioni di fotografia
Concita De Gregorio:Chi sono io?
Giangiorgio Pasqualotto: Estetica del vuoto
Museo Cantonale D’Arte Lugano: L’immagine del vuoto
Artisti/Fotografi: Luigi Ghirri, Andrè Kertèsz, Mario Giacomelli, Henry Cartier Bresson, Robert Mapplethorpe, Lucio Fontana, Yves Klein, Piero Manzoni, Giulio Paolini