The Boat (2023)
Un uomo e una barca a remi attraversano la superficie di un lago. Non si è a conoscenza né della provenienza, né della destinazione di questa figura. Nel video convivono due elementi antitetici: un lago naturale del Trentino e un suono artificiale. È il suono costante presente alla fermata Porto di Mare sulla linea gialla a Milano, che proviene dall’archivio di suoni che colleziono da anni. L’utilizzo del suono è stato sicuramente ispirato dall’uso che ne fanno Mi- chelangelo Antonioni (si pensi a Deserto Rosso) e Bill Viola (ad esempio in The Greeting, 1995 o in Ocean Without a Shore, 2007). Non a caso la Fondazione Palazzo Strozzi intitola la sua mostra re- trospettiva Bill Viola, Rinascimento elettronico (Giunti, 2017). La sperimentazione del linguaggio fotografico e videografico si tra- duce anche nella ricerca di una inquadratura fissa – che rimanda necessariamente al quadro e alla fotografia – e nella presenza di un solo un elemento dinamico, la figura umana. Naturale e artificiale, cinema, fotografia e pittura si contaminano nella semplicità di una composizione minimalista ed essenziale, creando un’atmosfera so- spesa tra estrema quiete e sorprendente inquietudine.