Leisureland (2020-2023)
Leisureland, «terra del tempo libero», è una storia di finzione. Su una collina innevata fuori dal tempo, i personaggi di Leisureland sono obbligati a passare il proprio tempo su una pista da bob. In una condizione di eterna attesa, essi vanno su e giù dalla collina, alternando movimento e staticità, leggerezza e contemplazione, discesa e tensione verso l’alto. Sebbene facciano parte di un paesaggio idilliaco, di assoluta libertà, gli abitanti di Leisureland si ritrovano in una condizione di limite, di prigionia: condannati al tempo libero, vivono in un posto di mezzo tra terra e cielo, impossibilitati a raggiungere la valle o la cima. Il lavoro stesso richiama l’idea di limite, di confine labile. Fotografia e illustrazione, realtà e finzione, visibile e invisibile giocano, infatti, con i confini dell’infrasottile, di ciò «che sta all’estremo della percezione, del discernibile […], ma senza essere né invisibile, né indiscernibile, né il trascendente, ma invece una presenza al limite» (E. Grazioli, Infrasottile. L’arte contemporanea ai limiti, Postmedia Books, Milano 2018). È proprio in questa dimensione di mezzo che queste figure miniaturizzate e teatralizzate assumono un senso e prendono vita.
Stampa inkjet, Hahnemühle Photo Rag
su cornice americana in alluminio
16 x 19 cm